Ho il diabete, posso avere gli impianti dentali?
È una domanda che pongono tutti i pazienti diabetici, poiché il diabete aggiunge ulteriori preoccupazioni alla chirurgia implantare. Allo stesso tempo essere un paziente diabetico non significa dover scegliere necessariamente un’altra soluzione per ripristinare un dente mancante
Impianti dentali e diabete: cosa devi sapere
Il paziente diabetico ha livelli alti di zucchero nel sangue e bassi livelli di insulina. È una malattia che può portare alla perdita della vista, a malattie renali e anche a malattie gengivali e alla perdita dei denti.
Prima di inserire gli impianti dentali a un paziente diabetico il dentista chiederà la sua storia medica, per conoscere e valutare la sua situazione e anche il tipo di diabete del paziente. Eseguirà inoltre tutti gli accertamenti necessari e consulterà la documentazione del diabetologo presso cui è in cura il paziente.
Il diabete di tipo 2, per esempio, è più semplice da controllare e quindi è meno rischioso per gli impianti dentali. Mentre nel diabete di tipo 1 la percentuale di insuccesso degli impianti è più alta, ma non per questo è esclusa l’implantologia a chi abbia il diabete di tipo 1: in quel caso il dentista dovrà valutare l’intera situazione medica del paziente.
Tuttavia la tecnologia e le nuove ricerche nel campo dell’odontoiatria e quindi anche dell’implantologia permettono, oggi, di raggiungere alti tassi di successo negli impianti dentali in pazienti diabetici, rispetto a quanto avveniva in passato.
Chi ha il diabete è un candidato per gli impianti dentali?
Possiamo riassumere il discorso appena fatto elencando le 3 situazioni tipo che si verificano nella scelta degli impianti dentali per i pazienti diabetici:
- Diabete di tipo 2: come abbiamo detto precedentemente, il diabete di tipo 2 è la forma più facile da trattare, quindi i candidati diabetici ideali sono quelli che hanno il diabete di tipo 2.
- Durata del diabete: il dentista dovrà conoscere da quanto tempo al paziente è stato diagnosticato il diabete e quanto sono tenuti sotto controllo i sintomi.
- Storia medica personale: come abbiamo specificato prima, il dentista chiederà al paziente la sua storia sanitaria, se ha avuto interventi chirurgici, di quali tipo e con quale esito e consulterà anche la documentazione rilasciata dal diabetologo.
Quindi, per i pazienti con diabete sotto controllo, le procedure dell’implantologia sono sicure e anche prevedibili.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante per gli impianti dentali per diabetici: chi è affetto da diabete ha una dieta che comprende cibi freschi e interi, come verdure nutrienti e ricche di fibre, che richiedono una masticazione più lunga. Ecco che gli impianti dentali, rispetto alle protesi mobili, sono più indicati per i diabetici.
Una protesi mobile, durante la masticazione di quei cibi, tende a muoversi, provocando dolore alle gengive. Il paziente diabetico con protesi dentali mobili potrebbe essere tentato a cambiare la sua dieta, rendendo così più difficile tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue e in generale avere un completo controllo metabolico.
Il diabete non è un motivo per escludere gli impianti dentali
Hai visto come, oggi, avere il diabete non ti esclude dalla possibilità di avere gli impianti dentali. Le percentuali di successo sono arrivate allo stesso livello dei pazienti non interessati da diabete.
Quindi, se hai il diabete e hai deciso di avere un impianto dentale per sostituire un dente perduto, devi solo consultare il dentista, che ti darà tutte le informazioni necessarie per il trattamento odontoiatrico.
L’implantologia computer guidata: una soluzione ideale per paziente diabetici
Nei pazienti diabetici il corpo non riesce a regolare la quantità di glucosio nel sangue. A ridurre la quantità di zuccheri in eccesso nel flusso sanguigno pensa l’insulina prodotta dal pancreas. Ma il diabete interferisce con la produzione di insulina.
Nei pazienti con diabete di tipo 1 il pancreas non produce più l’insulina, nei pazienti con diabete di tipo 2 ne produce in quantità insufficiente.
Inoltre il diabete influisce anche sulla guarigione delle ferite, perché induce i vasi sanguigni a restringersi. Quindi aumentano i tempi di recupero del paziente durante gli interventi, anche durante l’inserimento degli impianti dentali e durante il processo di osseointegrazione.
Qui entra in gioco l’implantologia computer guidata, che riduce drasticamente l’invasività chirurgica: sono cioè ridotti non solo il dolore, ma anche il sanguinamento e il gonfiore. Allo stesso modo si avrà una più rapida guarigione dei tessuti.
L’implantologia computer guidata è quindi indicata per i pazienti con patologie gravi, come le cardiopatie e il diabete. Anche i tempi stessi dell’intervento sono ridotti.
Questi benefici si hanno grazie a questa moderna tecnica dell’implantologia, caratterizzata da:
- un’elaborazione digitale della TAC e la creazione di un modello tridimensionale delle arcate dentarie;
- la simulazione al computer dell’intervento implantare, quindi la simulazione del posizionamento degli impianti dentali;
- la creazione, da parte di un laboratorio, di una dima chirurgica, cioè una mascherina trasparente che permette al dentista di inserire l’impianto dentale nel punto programmato, individuando anche la profondità precisa a cui arrivare;
- il posizionamento della mascherina nella bocca del paziente, per guidare appunto gli impianti nella posizione pianificata.
Sei un paziente diabetico e stai pensando di sostituire i denti mancanti con degli impianti dentali?